I mutui a rata costante e durata variabile sono mutui a tasso variabile che prevedono la variazione della durata se cambia il tasso di interesse.
La banca o l’ente finanziario però non può estendere oltre una certa soglia la durata del mutuo. Infatti, se il tasso di interesse aumenta troppo, la quota interesse della nuova rata potrebbe essere maggiore della rata stessa, generando interessi su interessi, pratica che determina l’anatocismo, vietato in italia. Vediamo un esempio.
Esempio di anatocismo vietato
Un mutuo di 100.000 euro trentennale al 3% annuo, ha una rata pari a 421,60 euro.
Ora si osservi lo stesso piano di ammortamento ad un interesse del 5,5%.
La rata del primo mutuo (421,60 €) è insufficiente a coprire la quota interessi delle rate del secondo. Ad ogni rata di 421,60 € resterebbe una parte di debito residuo fatto di soli interessi sui cui verrebbero calcolati nuovi interessi! Pertanto, se il tasso di interesse aumenta oltre una determinata soglia, la banca è costretta ad adattare la rata.

mutuo a rata variabile
Infine, visto che ogni rata è composta da una quota interessi e una quota capitale, se la quota interessi aumenta e la rata resta costante, la quota capitale rimborsata diminuisce. Questo significa che il capitale viene restituito con maggiore ritardo e i relativi interessi (che gravano sul debito residuo) pesano di più!