Per attirare clientela, a volte le banche pubblicizzano mutui a tasso variabile con tassi di interesse molto più bassi dei valori che si sentono dire dagli impiegati bancari quando si richiede una consulenza.
Se però si leggono bene le clausole e le condizioni, questi tassi, chiamati tassi di ingresso, sono applicati solo per pochi mesi dall’inizio del contratto di mutuo, dopodiché subentra il tasso vero e proprio chiamato tasso di interesse a regime, calcolato come l’EURIBOR + lo spread bancario.

Questo sistema del tasso in ingresso riguarda due tipologie di mutui:
- I mutui a tasso variabile, che prevedono un tasso di ingresso solitamente molto basso e poi dopo un certo tempo un tasso effettivo pari all’EURIBOR + spread;
- I mutui a tasso rinegoziabile (ovvero i mutui con opzione). In questo caso si inizia con un tasso basso e poi ad intervalli di tempo regolari viene proposto se continuare con la tipologia di tasso attuale o se passare al fisso o al variabile.
La variabilità del tasso nei mutui con opzione
Nei mutui con opzione, in sede di contratto si stabilisce una rinegoziazione del tasso ad intervalli di tempo regolari.
Questo significa che se alla data della rinegoziazione viene mantenuto il tasso fisso, esso sarà quello del momento e non quello relativo a quando si è contratto il mutuo. Se si ha a che fare con un mutuo a tasso misto rinegoziabile, significa che periodicamente ci sarà comunque un adeguamento dei tassi, sia fissi che variabili.
La variabilità del tasso nei mutui a tasso fisso
Il tasso fisso in teoria non dovrebbe prevedere un tasso di ingresso, ma il tasso di interesse può variare dal giorno che si apre la pratica del mutuo, fino a quando ufficialmente viene redatto l’atto dal notaio.
Questo succede perché l’EURIRS ha una variabilità giornaliera e quindi potrà cambiare nell’arco di tempo tra l’apertura delle pratiche fino all’erogazione della somma vera e propria.

tasso di ingresso
Di solito le variazioni sono comunque minime. Lo spread però deve rimanere lo stesso, perché dipende dall’istituto di credito e quindipuò essere fissato a tempo indeterminato mediante un accordo tra banca e cliente.